dora
(giovedì 14 aprile 2011)
Categoria: Insoddisfazione
Sono stanca
Un mese fa ho dato la mia disponibilità a fare una seduta settimanale del consultorio giovani. Vi accedono gratuitamente e senza appuntamento le ragazze( e i ragazzi), dai 14 ai 21 anni.
Oggi il "caso": una ragazza 15enne incinta, è venuta con la sua mamma. LUI, non ancora ventenne, l'ha già picchiata due volte, la seconda volta col casco del motorino.(Denuncia già fatta due volte, ma solo alla terza il bruto finisce dentro!)
Allora ho pensato alle "bambine" del nostro sito. Sono quasi coetanee della ragazzina che ho visitato io, ma mi chiedo, loro sanno davvero che mondo brutale c'è, anche alla loro età??!!
Faccio un confronto tra la mia giovinezza e quella di questa ragazza, navigata, disincantata e PROFANATA e OFFESA.
Era così anche una volta o io ho vissuto in un mondo che non era reale? E' stata la mia famiglia a costruire un muro attorno a me, per nascondermi le brutture del mondo, o c'era una società migliore?
Vi confesso che non ne posso più. Dover "fingere" un distacco professionale, quando tutto il mio essere si ribella.
Perchè oltretutto, non credo che la famiglia che "partorisce" una ragazzina in grado di cacciarsi in questi guai, sia del tutto sana.
Non ne posso più........
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Assunta
(giovedì 14 aprile 2011)
23:31 del 14-04-2011
Chissà cara Dora se il nostro pensiero in questo mondo che quasi quasi non ci appartiene più, fa ancora testo. Queste cose, magari, anzi quasi sicuramente succedevano anche allora, forse con i mezzi di comunicazione di adesso e le pseudo aperture mentali si conoscono più cose, anche se penso come te, che una cosa del genere può si succedere, ma molto parte dalla famiglia, una ragazzina di sani principi (e non parlo di bigotte o altro) a cui viene insegnato la pericolosità del vivere di oggigiorno, prima che le succeda una cosa del
genere, ne parla si confida con la propria madre e a sua volta, possibile che una madre non
si accorga della situazione in cui si trova una figlia, pe giunta così giovane? Non la capisco
questa cosa, va bene la fiducia che bisogna dare ai figli, ma sempre con riserva, sopratutto quando sono così giovani inesperti e in balia del mondo moderno. Se poi il "fidanzatino", oltre
che a metterla incinta la pesta pure, mandandola all'ospedale, bhè! mi si torce lo stomaco,
perchè fosse stata mia figlia...............................
Chissà cara Dora se il nostro pensiero in questo mondo che quasi quasi non ci appartiene più, fa ancora testo. Queste cose, magari, anzi quasi sicuramente succedevano anche allora, forse con i mezzi di comunicazione di adesso e le pseudo aperture mentali si conoscono più cose, anche se penso come te, che una cosa del genere può si succedere, ma molto parte dalla famiglia, una ragazzina di sani principi (e non parlo di bigotte o altro) a cui viene insegnato la pericolosità del vivere di oggigiorno, prima che le succeda una cosa del
genere, ne parla si confida con la propria madre e a sua volta, possibile che una madre non
si accorga della situazione in cui si trova una figlia, pe giunta così giovane? Non la capisco
questa cosa, va bene la fiducia che bisogna dare ai figli, ma sempre con riserva, sopratutto quando sono così giovani inesperti e in balia del mondo moderno. Se poi il "fidanzatino", oltre
che a metterla incinta la pesta pure, mandandola all'ospedale, bhè! mi si torce lo stomaco,
perchè fosse stata mia figlia...............................
Francesco
(venerdì 15 aprile 2011)
Cara Dora, queste cose succedevano anche allora, ma meno frequentemente di oggigiorno, anche perché sembra che oggi la violenza specie nei giovani sia diventata un pane quotidiano. E la colpa di ciò è da imputare in parte alla famiglia e ai genitori che devono essere più presenti e rigorosi con i loro figli e dar loro dei valori morali come ci davano i nostri genitori ed in altra parte a questa giustizia italiana imbelle ed assente.
Se ci vogliono tre denunce per mandare dentro un violento, cosa si aspetta il morto forse?
Ed a proposito di questo ti racconto un fatto accaduto pochi giorni fa in un paesino fuori Ventimiglia a Torri. Una decina di rumeni ubriachi, venuti da paesi vicini, sono andati nel bar del paese dove c'era una festa a provocare una rissa, cosa che avevano già fatto precedentemente, ed hanno cominciato dopo varie provocazioni a malmenare dei giovani. Un padre di uno dei giovani malmenati (un onesto lavoratore mai coinvolto in alcun casino ed anche volontario della Protezione Civile) sentendo il chiasso è uscito di casa ed ha separato il figlio dai contendenti mandandolo a casa e seguendolo poi. Ebbene i rumeni l'hanno seguito ed aggredito a calci e pugni, continuando anche quando era per terra, prima che qualcuno del paese avesse avuto il tempo di intervenire.
Risultato: il padre del ragazzo sceso in strada per difendere il figlio è MORTO a 53 anni e quattro rumeni della decina che erano sono per ora in carcere senza aver confessato alcunché, pur essendo stati presi ancora con tracce di sangue nelle mani e vestiti. Ora voglio vedere cosa farà la giustizia italiana, visto che i Carabinieri, come sempre, hanno fatto bene il loro lavoro, mentre una famiglia con due figli è stata distrutta dalla imbecillità di alcuni giovani, stranieri per giunta e ben accettati anche dalla comunità di Torri.
Se ci vogliono tre denunce per mandare dentro un violento, cosa si aspetta il morto forse?
Ed a proposito di questo ti racconto un fatto accaduto pochi giorni fa in un paesino fuori Ventimiglia a Torri. Una decina di rumeni ubriachi, venuti da paesi vicini, sono andati nel bar del paese dove c'era una festa a provocare una rissa, cosa che avevano già fatto precedentemente, ed hanno cominciato dopo varie provocazioni a malmenare dei giovani. Un padre di uno dei giovani malmenati (un onesto lavoratore mai coinvolto in alcun casino ed anche volontario della Protezione Civile) sentendo il chiasso è uscito di casa ed ha separato il figlio dai contendenti mandandolo a casa e seguendolo poi. Ebbene i rumeni l'hanno seguito ed aggredito a calci e pugni, continuando anche quando era per terra, prima che qualcuno del paese avesse avuto il tempo di intervenire.
Risultato: il padre del ragazzo sceso in strada per difendere il figlio è MORTO a 53 anni e quattro rumeni della decina che erano sono per ora in carcere senza aver confessato alcunché, pur essendo stati presi ancora con tracce di sangue nelle mani e vestiti. Ora voglio vedere cosa farà la giustizia italiana, visto che i Carabinieri, come sempre, hanno fatto bene il loro lavoro, mentre una famiglia con due figli è stata distrutta dalla imbecillità di alcuni giovani, stranieri per giunta e ben accettati anche dalla comunità di Torri.
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